Sono i volti di oggi del calcio inglese, gli allenatori più intriganti, vincenti, “glamour”. La storia della loro rivalità
Sono diverse le situazioni che certificano la crescita della Premier e il suo status di campionato di riferimento mondiale. In primis i numeri, come sempre. Quelli dell’audience nel mondo, del giro d’affari, di sponsor, contratti televisivi e merchandise che non hanno pari con nessun’altra lega calcistica del pianeta. Poi il campo con la spettacolarità delle partite e la tradizione delle sue squadre, ma l’immagine più evidente di questa realtà è la rivalità Klopp-Guardiola che anima dalle panchine la stagione. Inglese ed europea.
Il campionato mondiale dei manager
Indiscutibilmente i due manager oggi più intriganti, vincenti e “glamour” del mondo del calcio che mettono il bollino di ceralacca allo slogan che la Premier è anche il campionato mondiale dei manager. Nella storia recente del campionato inglese ce ne sono state di rivalità in panchina aspre, affascinanti e che hanno contribuito alla crescita del calcio coinvolgendo in un triangolo di fuoco, Sir Alex, Wenger e Mourinho, c’era un agonismo tra loro e un football espresso in campo ancora legati, più o meno, alla vecchia tradizione del calcio inglese.
Domenica ore 17.30 City Liverpool, dove la squadra di Klopp è distante solo 1 punto da quella di Guardiola.
Rivali, non nemici
Certo non si amano, ma non si disprezzano e pur sentendo la rivalità forte con l’altro, da uomini intelligenti, ne apprezzano anche i vantaggi. Le potenzialità economiche della Premier, soprattutto nel caso del tedesco, gli hanno permesso di realizzare meglio le loro idee, ma anche il fatto che si affrontino in modo ideologicamente diverso rende questo duello ancora più affascinante. Due stili diversi, di calcio e di gestione personale. Uno più filosofo, l’altro più coinvolgente. Uno più fantasioso tatticamente, l’altro più legato ad un sistema e un gruppo.
Le loro sfide
In 22 partite ufficiali l’uno contro l’altro tra Germania ed Inghilterra, Klopp è l’allenatore che ha battuto più volte Guardiola (9) e Pep è l’allenatore che ha battuto più volte Jurgen (9).
Le loro squadre
La prima cosa da notare però è che, altra parità, tutti e 4 i club sono migliorati in maniera esponenziale sotto la guida dei due dimostrando quanto le loro idee siano vincenti. Il “gegenpressing” e il “tiki taka”. Il possesso palla, il movimento e la flessibilità dei ruoli inculcati da Pep opposti alla velocità, la verticalità e gli interscambi del trio offensivo di Jurgen.
I loro caratteri
Umanamente hanno un approccio diverso. Uno molto più furbo e mediatico, l’altro più cattedratico e riservato. Il biondino uomo televisivo e di pubblicità, l’altro ormai quasi rappresentante politico del suo popolo, probabilmente anche il suo futuro. Dando invece uno sguardo al passato, rileggendo il palmares dei due il paragone non regge ancora.