Premier League: undici Club hanno aumentato i prezzi dei biglietti in vista della stagione 2022/23
La decisione è stata praticamente obbligata, visti i due anni di pandemia appena trascorsi.
Si tratta comunque generalmente di aumenti non eccessivi (Arsenal, Palace, Leicester, Man City, Forest, West Ham e Wolves sono attorno al 5% in più), anche se in certi casi è più significativo (come il 10% dell’Aston Villa o addirittura il 30% del Fulham, con gli Wolves che hanno invece aumentato del 20% il prezzo per gli over 65).
L’abbonamento stagionale più costoso in assoluto è quello del Tottenham (2.025 sterline) seguito a poca distanza dall’Arsenal (1.839 sterline), mentre al terzo posto c’è già uno scalino evidente (il Southampton, con 1.149 sterline).
I 3 più economici sono invece Brentford (549 sterline), Forest (550 sterline) ed Everton (625 sterline), mentre squadre più quotate come Man City, Man Utd, Liverpool e Chelsea sono sulle 950 sterline di media.
I più economici tra gli economici sono invece West Ham (solo 299 sterline), Manchester City (350 sterline) e Nott Forest (385 sterline).
Diverse le promozioni offerte dai club.
Man City per esempio ha introdotto un pacchetto che assicura 14 partite casalinghe (escluse le Top6), il Brighton offre mezzi pubblici gratuiti il giorno della partita per chi ha l’abbonamento, mentre il Palace con un piccolo supplemento da l’opzione di rivendere i biglietti e di accedere ai contenuti della loro TV. Altre squadre offrono invece l’accesso gratuito alle partite dell’Academy o della squadra femminile.
Serie A – Premier League
Facendo una media, in Premier League le cinque big delle quali sono disponibili i dati (Tottenham, Arsenal, Liverpool, Manchester United e Manchester City) chiedono una spesa minima di 660 sterline ai tifosi per la stagione (oltre 770 euro). Al contrario, il prezzo medio per l’abbonamento più economico tra Milan, Inter e Roma è pari a 241 euro, meno di un terzo rispetto ai top club inglesi.
