Nel 1938 non ci voleva un mago per scoprire cosa sarebbe avvenuto pochissimo tempo dopo.
Sir Henderson ambasciatore britannico a Berlino e capo della FA invitò un match tra Germania e Inghilterra. Qualche settimana prima del match ci fù Austria e Germania, Sindelar (giocatore fortissimo austriaco) segnò sotto la tribuna e non fece il saluto nazista lui stesso disse che al mondiale con la maglia della Germania non ci andava.
Fu assassinato dopo alcuni mesi nel suo appartamento insieme alla sua fidanzata ebrea, pensa te la combinazione.
La fusione tra Austria e Germani aveva lasciato un posto libero al mondiale e l’Inghilterra rifiutò di partecipare poiché per dimostrare chi è più forte basta vedere chi ha inventato questo sport.
L’Inghilterra organizzo una serie di amichevoli e una di queste era contro la Germania e qui torna l’ambasciatore Henderson che impose di fare il saluto nazista ai giocatori inglesi durante gli inni. Nonostante questo uno dei calciatori si oppose, Stan Cullis (fortissimo attaccante Wolves).
Possedeva una dignità che non aveva Henderson, Cullis disse “non contate su di me per la partita”. Fu escluso dalla squadra e mai più convocato!
Dopo gli anni di guerra dovette ritararsi a causa di un infortunio e i Wolves gli offrirono vari incarichi nello staff per poi diventare manager. E’ il maggio del 1949, Cullis a 29 anni e vince la finale di coppa d’Inghilterra contro il Leicester. Detiene il record di allenatore più giovane ad aver vinto un trofeo.
Il ragazzo che aveva detto no al saluto nazista aveva costruito una delle squadre più forti della storia dei Wolves e infine tutt’ora è dedicata una tribuna dello stadio a lui.
