Negli anni 60 il Leeds rischiò di retrocedere in 3° divisione ma l’arrivo di Revie….
Nella storia aveva avuto solamente un grande giocatore, John Charles attaccante venduto alla Juventus per 65 mila sterline, cifra folle. Era un giocatore di 1,88 cm per 90 chili e non ha mai provato ad intimidire nessuno, amava il calcio. Una volta colpì un giocatore con una gomitata e invece di andare a segnare (con la porta spalancata) aiutò il suo avversario
Gallese e contrariamente agli altri era il rispetto in persona, se ci fossero stati 22 Charles in campo l’arbitro era inutile.
Nel 1961 il Leeds si affida a Revie come allenatore, l’opposto di Charles. Il Leeds in quel tempo fu nominato “Dirty Leeds”. L’estetica e l’etica non interessano. Jackie Charlton aveva un libro dove aveva scritto gli avversari da colpire, il suo compagno Hunter lasciava poche speranze agli avversari.
Il centrocampista e capitano Bremner scozzese di un 1,65 era un puro provocatore anche se possedeva ottimi piedi.
L’arbitro una volta dovette sospendere la partita contro l’Everton. In una finale di Fa Cup contro il Chelsea finita 1a1 il ritorno fu un campo di battaglia, con risse e calci. 6 espulsioni e 20 ammoniti doveva essere il listino.
Revie (manager) le studiava tutte per vincere, come quella volta che fece scambiare i numeri di maglia tra i giocatori. Ma le letture difensive di quella squadra era invidiabili a tutto il mondo.
Il palmares diceva di 8 trofei conquistati in 13 anni.