“Non è una semplice canzone, è molto di più. Non è solo musica, per noi rappresenta la colonna sonora della nostra vita. L’inno del West Ham, la storia di un romanticismo senza tempo.”



I’m forever blowing bubbles è uno degli inni di calcio inglese più antico di sempre, la scrittura del testo risale al lontano 1918 per mano di John Kellette ed adottata nel primo dopoguerra dagli Hammers.

La storia narra che tutto sia nato all’interno della Park School, situata appunto nel quartiere di West Ham. Il preside della scuola decise di dedicare il brano I’m forever blowing bubbles a tutti i calciatori della scuola, spingendoli come bolle nel cielo ad acchiappare i proprio sogni.


Il manifesto deriva dal famoso quadro di Millais dal titolo Bubblesil quale rappresenta un bambino dai folti capelli biondi che ammira la bolla di sapone che lui stesso ha prodotto. Indica non solo il sapone di per sé, ma anche tutti i sogni dei piccoli che si racchiudono all’interno di una bolla.



Da questo episodio, l’allora allenatore degli HammersCharlie Paynteruomo dal baffo modestissimo che ha allenato i Martelli per ben 18 anni, cominciò a canticchiare la canzone I’m forever blowing bubbles proprio per incitare i ragazzi durante una importante partita.

Ad ogni partita soffiare quelle bolle di sapone nel cielo significa spingere i propri giocatori verso la vittoria.



La band punk rock Cockney Rejects composta dai tifosi del West Ham, ha inciso una cover della canzone proprio nel 2006 quando la loro squadra del cuore raggiunse la finale di FA Cup, persa dagli Hammers.

L’inno della squadra dell’East End di Londra non somiglia a quello classico che accompagna le squadre in campo. Con le bolle spruzzate a bordo campo da dei macchinari ancora oggi!


How 'I'm Forever Blowing Bubbles' became a West Ham United anthem | Goal.com


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