Atlanta Hawks – Detroit Pistons (128-120)


I Pistons lo sappiamo tutti sono una squadra allo sbaraglio, questo sarà un’ anno di tanking, se ci aggiungiamo il fatto che Rose e Griffin non erano della partita immaginate voi il risultato: dominio Atlanta.
I ragazzi della motor city hanno giocato una buona partita ma mai al livello degli Hawks che hanno sempre mantenuto quei 5/10 punti di vantaggio per restare sicuri
della vittoria.
Dopo 3 quarti di controllo Atlanta nel 4° periodo i Pistons tentano di rimontare ma alla fine la perfezione in lunetta degli Hawks porterà la vittoria in Georgia che si portasul 3-0 di record mentre Detroit è a 0-3.
Torna a calcare il parquet Capela e cattura subito 9 rimbalzi e realizza 7 punti, non male in 20′ di impiego, bisognerà capire come riusciranno gli Hawks a trovare la quadra con Collins per fargli giocare insieme contemporaneamente. Leader assoluto il solito Trae che con 29/3/6 guida i suoi alla vittoria alla sirena finale.

 

Brooklyn Nets – Memphis Grizzlies (111 – 116)


Coach Steve Nash si presenta senza i mostri sacri Durant e Irving mentre Dinwiddie
rischia di aver già terminato la stagione per una lesione del crociato, speriamo di rivederlo presto in campo o quantomeno ai playoff che per i Brooklyn si prospetanno lunghi e dispendiosi di energie, il suo contributo sarebbe importante.
Dopo aver perso il suo leader i Grizzlies trovano un ottimo Kyle Anderson da 28 punti con 4/8
dall’arco e la doppia doppia solida (14 / 14) per Valanciunas.
I Nets affidano la squadra a Levert, esattamente come nella bolla, che chiude con 28 e 11 assist ma
non guida i compagni alla vittoria sbagliando tiri importanti nel ‘cltuch time’ dell’overtime,
in cui Levert segna tutti e 5 i punti della squadra ma i Grizzlies precisi dalla lunetta chiudono con 10 punti e si portano a casa la partita. 2 sconfitta di fila dei Nets, i back to back credo saranno la rogna principale di Nash durante questa Regular Season.

 

Oklahoma City Thunder – Utah Jazz (109 – 110)


Questi OKC stanno sorpendendo tutti, dopo la vittoria con gli Hornets arrivano a giocarsela fino alla
sirena anche con i Jazz, molto più forti dei Thunder sulla carta.
Le possibilità di vittoria di Thunder si fermano sul tabellone con l’ errore di Shai sulla sirena, questo ci dimostra che i Jazz non sono mai riusciti ad avere il controllo della partita, il fatto che i Thunder siano stati in vantaggio per 32′ sui 48 totali ne è la prova.
Vorrei soffermarmi su Donovan Mitchell, dopo dei playoff fantastici nella bolla sta facendo molta
difficoltà, più o meno come tutti quelli che nella bolla hanno sfoggiato le loro migliori prestazioni.
La guardia dei Jazz gira a 20 punti di media e percentuali pietose (32% dal campo e 28% dall’arco) nulla in confronto a come ci aveva abituato in quel di Orlando.

I Jazz vincono questa partita perchè sono più squadra di OKC, 6 giocatori in doppia cifra di punti e
un ritrovato Conley che va a un assist dalla tripla doppia.
Da evidenziare la prova di Dort, 26 punti con un ottimo 82% dal campo e 2 rubate, mettendo in mostra
le ormai note capacità difensive ben al di sopra della media, se Mitchell tira 8/23 ci sarà un motivo.

 

Denver Nuggets – Houston Rockets (124 – 111)


Partita super interssante che vede contrapporsi il lungo più forte della lega (Jokic) e i Rockets
non molto distanti dallo small ball dell’anno scorso ma comunque con un Wood in più che accende una
super sfida con Jokic tra lunghi, tripla doppia mostruosa per il primo 19/12/18 con anche 3 rubate e il 73%  dal campo; prestazione solida anche per il lungo ex Detroit 23 punti ma 18 nel primo tempo.
La forza di questi Nuggets è il fatto di avere un leader (jokic) che gioca per la squadra e migliora chi ha intorno grazie a passagi sublimi; ancora non ci spieghiamo un abilità di playmaking di questo livello per un lungo e se guardate le partite come me c’è molto di più dei semplici assist.

Mentre per i Rockets la situazione delicata con Harden rende tutto più complicato ma ho comunque tanta fiducia per quando vedremo Cousins, Wall, Wood e Harden insieme sul parquet; se i rapporti tra loro non
divetano deleteri possono davvero farci divertire e portare i Rockets molto più in alto di quanto tutti
pensano possa fare.
Tornando alla partita i Nuggets sono semplicemente superiori in tutto e per tutto, dominano a rimbalzo
(51-34), negli assist (32-21) e passano 47 minuti della partita in vantaggio; insomma non c’è stata storia e il 34/6/8 con il 63% dal campo di Harden non basta ancora…

 

Los Angeles Lakers – Portland Trail Blazers (115-107)


La partita inizia con un grande equilibrio tra le 2 franchigie, le scorribande dei gialloviola al ferro
vengono arginate con le triple di Lillard e Tren Jr. (16 punti nel primo tempo).
58 – 54 per Portland al termine del 2 quarto, da segnlare un Davis molto sotto tono con soli 2 punti
a referto nel primo tempo.
2 tempo che si apre con un buon inizio perla squadra di Damian Lillard ma dopo un paio di minuti con
un Schroder on-fire tirano fuori un parziale di 15-0 e costringono Terry Stotts al timeout; la tripla di McCollum illude i Blazers, And-One di Gasol e schiacciata di AD e i Lakers chiudono il parziale a
20-3, devastanti.

I Portland provano a stare incollati ai Losangelini ma la panchina più lunga, la maggior esperienza e
un livello tecnico maggiore dei singoli guidano i Lakers alla vittoria del 3° quarto.
Nell’inizio dell’ultimo quarto Trent Jr. è letteralmente on fire, mid-range, tripla, tripla cadendo e poi
ancora tripla, a 9 minuti dalla sirena è già career high.
I Lakers si perdono un po’ per strada e a 8 dalla fine LBJ e KCP combinano più una frittata che un
turnover, sotto le plance i Lakers non chiudono bene e non riescono a difendere come fanno sempre, ci mette
una pezza il solito LeBron con una tripla e un layup che riportano i Lakers in parità.
I Lakers riescano a reagire; prima del ultimo giro di orologio il tabellino dice 113-107 per la squadra dell’Oregon.

Vince Portland, Lakers deludenti in difesa ma va detto che questi Portland meritavano eccome questa vittoria.
LBJ chiude con 29 punti, 24 per Schroder, la chiave della vittoria Blazers credo sia stata nei lunghi, doppia
doppia per entrambi i lunghi (Kanter 12/14 e Nurkic 10/12) mentre in 3 (Harrell, Davis, Gasol) combinano per 26
punti e 23 rimbalzi, poca roba insomma.

Articolo di Jacopo

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