Negli stessi anni del Tottenham, 1960, il West Ham viveva il miglior periodo della sua storia
Il West Ham era il simbolo del quartiere meno glamour della capitale, l’East End. Che passò alla storia per le passioni calcistiche del Millwall in negativo, ricordando la violenza dei tifosi. Il West Ham nasce da un arbitro e da un imprenditore, Hills (oltre ad essere un lavoratore era anche uno sportivo)
Nel frattempo gestiva l’acciaieria e spesso organizzava con i suoi operai delle partite di calcio, con la squadra nominata Thames Ironworks e anche quando nel 1904 il club diventò West Ham non rinunciò al simbolo dei martelli.
Il West Ham migliorò lo stile di gioco anche grazie a Bobby Moore, che cambiò lo stile difensivo di tutto il mondo. Cominciando a costruire il gioco dal reparto arretrato e non a buttar via il pallone. Moore alternò il West Ham al campionato di Cricket al suo fianco Geoff Hurst (attaccante del West Ham e bomber) che aveva avuto il supporto anche dell’ala Martin Peters.
Si formò il favoloso trio che portò agli Hammers, la FA CUP nel 1964 e la coppa delle coppe nel 1965, senza vincere mai il campionato.
Furono decisivi nella coppa del mondo del 1966 nella finale contro la Germania battuta 4a2. Hurst segnò una tripletta (primo a farlo in una finale mondiale), Peters aveva firmato la rete del 2-1 e Moore da capitano salì i 39 gratini di Wembley per alzare la coppa del mondo.
Venne costruita una statua fuori Upton Park con; Moore con la coppa issato sulle spalle di Hurst e Peters.